Progetto
Mirai | Smart Field Demo
Il progetto Smart Field Demo si pone l’obiettivo di realizzare un modello di interfaccia innovativo da integrare nei macchinari utili allo svolgimento di attività agricole, quali i trattori. Lo smart farming prevede infatti l’introduzione di sistemi di precision agriculture all’interno di questi veicoli utili alla gestione e ottimizzazione del lavoro su campo, offrendosi come valido alleato all’agricoltore nello svolgimento e nella gestione delle proprie attività giornaliere. Questi sistemi permettono infatti di monitorare dati relativi alle condizioni del terreno, al lavoro in corso, alla presenza di possibili ostacoli segnalandoli con appositi allarmi e avvisi di presunti problemi alle componenti del veicolo.
Fase di ricerca e analisi
La fase di ricerca e analisi ha permesso di individuare soluzioni già esistenti sul mercato al fine di confrontare le loro funzionalità e valutarne le singole opportunità e criticità. In particolare sono state analizzate 4 case agricole:
- John Deere
- Case IH
- Fendt
- New Holland
Tutte e quattro mettono a disposizione uno o più monitor di dimensioni pari a circa 10 pollici sui quali è possibile usufruire di varie funzioni presentate però all’utente in maniera spesso disorganizzata e poco intuitiva.
In particolare, John Deere, propone un primo monitor esteso che permette di controllare simultaneamente più funzioni a veicolo fermo ed uno più piccolo utile per il controllo indipendente per guida automatica e per seguire percorsi retti.
(fonte immagini: John Deere)
Case IH, invece, propone un’interfaccia più semplice ed intuitiva che presenta una panoramica delle funzioni disponibili riconoscibili attraverso icone semplici ma selezionabili mediante bottoni con dimensioni ridotte che rendono difficile la selezione, specialmente in un contesto operativo come quello del lavoro in campo.
(fonte immagini: Case IH)
New Holland, propone un monitor diviso in 4 sezioni riferite alle impostazioni operative e della macchina (barra superiore), alle schermate operative accessibili (barra inferiore), ai parametri operativi chiave (lato sinistro) e infine alla visualizzazione della schermata operativa selezionata dall’utente con tutti i parametri chiave dell’attività in corso (zona centrale). Tra le criticità che presenta vi sono, però, il tasto back poco visibile e la tastiera touch utile alla compilazione dei campi input che occupa tutto lo schermo limitando così la visuale dell’utente.
(fonte immagini: New Holland)
Infine Fendt mette a disposizione una soluzione a tre monitor collegati tra loro: le schermate infatti si possono spostare tra i vari monitor con però così il rischio che ciò distragga l’operatore dalla guida; inoltre, è presente una manopola che permette di sostituire la navigazione touch tra i monitor in caso di sporcizia e rumore, limiti comuni a tutti gli esemplari appena analizzati: tutti questi fattori, insieme anche ad altri, possono infatti incidere sulla reattività dello schermo touchscreen causando così possibili rallentamenti del sistema.
(fonte immagini: Fendt)
Proposta di Mirai
Al fine di ottimizzare al massimo le prestazioni di questi sistemi, la nostra proposta di interfaccia prevede un’insieme di caratteristiche volte al miglioramento di questi ultimi. Si vuole infatti offrire all’operatore un doppio monitor su cui visualizzare in uno le informazioni di guida che poggiano sulle informazioni “classiche” di un cluster dedicato al mezzo trattore (velocità, livello carburante, chiamate in entrata) e nell’altro due sezioni distinte, INFOTAINMENT e WORK;
la prima è una sezione da cui è possibile gestire le impostazioni del veicolo relative al clima, alla guida, alla seduta, alle luci, alla musica e tutte le impostazioni generali del sistema;
mentre la seconda è una sezione da cui è possibile gestire l’attività agricola, monitorando tutte le informazioni relative all’andamento dell’attività in corso o alla specifica coltivazione o fertilizzante che si sta trattando e utilizzando;
Inoltre, al fine di ridurre al massimo le difficoltà di interazione provenienti da problemi quali le fat fingers, ossia le dita grosse, e le difficoltà visive, sono stati sviluppati elementi di grandi dimensioni posti a debita distanza tra loro così da realizzare un’esperienza utente semplice ed efficace. Infine, per ottimizzare al massimo la leggibilità in condizioni di scarsa luminosità o eccessiva presenza di luce solare, è stata predisposta una doppia modalità di visualizzazione dei contenuti su schermo, una chiara (day mode) ed una scura (dark mode), al fine di semplificarne la lettura in qualsiasi condizione di luce.